Dopo due anni con la maglia dell’Italpol, arriva anche il rinnovo per il terzo. Così Paulo Henrique Goes da Silva, o più semplicemente Paulinho, giocherà ancora con i suoi compagni, con quella classe brasiliana che scorre nelle sue vene. Tredici sigilli in campionato, come dimenticare quello segnato a pochi secondi dalla fine nella prima giornata del girone di andata, in casa contro il Ciampino. Un gol, quello del 4-3 (poi finì 5-3) che valse i primi tre punti in Serie A2 e che già faceva presagire un gran bel campionato:
“Quella è stata una grande partita, a ripensaci mi sembra passata una vita. Per quanto riguarda l’Italpol sono felicissimo di continuare perché è una società molto seria e ambiziosa che non ti fa mancare nulla. Questi due anni sono stati fantastici, abbiamo vinto il campionato di Serie B e la A2 la stavamo affrontando particolarmente bene. C’è piena fiducia tra me e la società e voglia di continuare questo percorso, in questi mesi complicati la dirigenza ci è stata vicina, si è fatta sentire. Insomma…anche in un momento di panico generale e inquietudine è stato importante sentire la loro vicinanza…”.
Come raccontavi prima, l’Italpol stava giocando un gran campionato…
“Si, esatto! In un girone difficile e con tante squadre attrezzate, eravamo terzi a sei gare dalla fine, in piena zona playoff. Abbiamo avuto, a cavallo tra dicembre e gennaio, un momento di difficoltà tra infortuni e squalifiche ma ne eravamo usciti bene, da vera squadra. Nessuno avrebbe mai detto a inizio stagione che saremmo stati lassù ed è stato un peccato davvero, avevamo grandi chance per giocarci i playoff, una bella opportunità. Eravamo la sorpresa, ecco… ma ci sono stati nel Paese fatti molto più gravi come sappiamo tutti e noi come società ci siamo uniti ancora di più. Nel nostro piccolo, una bellissima cosa”.
E ora?
“Mi viene da dire, “chissà”. Spero che la Divisione possa prendere delle decisioni quanto prima anche se mi rendo conto che non sia semplice. Ricominciare e doversi fermare di nuovo sarebbe una bella botta….in questi mesi ci siamo resi conto (credo tutti) che ci sono tante cose importanti che forse diamo per scontate, come ad esempio proprio lo sport: quando ti alleni tutti i giorni non ti rendi conto, quando stai fermo il pallone ti manca da impazzire. Per questo vorrei che potessimo ricominciare senza più fermarci. Non so quando, ma spero prima possibile”.
