E’ il primo colpo per la nuova stagione. Manuel Del Ferraro torna alla corte di Fabrizio Ranieri e lo farà vestendo la maglia dell’Italpol. Tanta esperienza per il classe ’88 che nell’ultimo anno ha iniziato la stagione in A1 con l’Aniene per poi trasferirsi a dicembre a Ortona, con la Tombesi. Non c’è stato però l’incontro sul campo con la banda Italpol, gara in programma il 7 marzo scorso e chiaramente mai giocata.
“L’Italpol è stata la scelta migliore per me e la mia famiglia. E’ una società seria e non a caso la gente ne parla bene. Tra tutte le squadre che mi hanno cercato, è stata quella che mi ha convinto subito di più anche perché conosco praticamente già tutti”.
Un passato in campo con Ranieri, ma non solo…
“Il mister lo conosco da una vita e con lui ho un rapporto che va oltre il campo. Anche nelle stagioni in cui non ci siamo trovati sul rettangolo di gioco, gli ho sempre chiesto consigli sulle scelte e le opportunità, già da quando facevo l’under 21. Con Osni ho giocato diverse stagioni, con Paulinho mi sono trovato quando ero a Latina. Praticamente conosco tutti e mi sento già parte di una famiglia, so che persone troverò e sono sereno, convinto che sarà una bellissima esperienza”.
Classe ’88, Manuel in mezzo al campo gioca come ultimo (o laterale) ma con il vizietto del gol…
“In realtà non ho mai avuto un gran rapporto con il gol, nel senso che non sono un bomber, ecco, anche se di media segno comunque dieci/dodici reti a stagione che per il mio ruolo non è male”.
Il futsal e l’Italia sono alla ricerca di una nuova normalità. Anche se non sappiamo quando riprenderà il campionato. Come la vivi?
“Oggi mi sembra che la situazione sia migliorata molto e spero che in tre, quattro mesi si possa ripartire. La paura sta diminuendo, società e giocatori hanno voglia di tornare in campo, molte squadre si stanno muovendo e questo vuol dire che questi tre mesi senza pallone hanno fatto aumentare la voglia di giocare. In attesa di incontrare i ragazzi, mi alleno da solo. Ma già con la mente alla prossima stagione!”.
Benvenuto, Manuel.
