Ancora una settimana di stop per l’Italpol che quindi non giocherà questo sabato il derby casalingo con la Lazio. La causa è chiaramente sempre il covid che stoppa a suo piacimento (ironicamente si intende) ogni sabato, parecchie partite del girone B e non solo. Senza gare ufficiali da due settimane ormai, come vive il momento l’Italpol? Ce lo ha raccontato Stefano Di Pietrantonio, dirigente della squadra bianco-blù (nella foto con Alessandro Gattarelli).
“E’ un momento molto complicato non solo per noi ma per tutto il mondo e non è facile giocare al tempo del covid, mettiamola così. Eravamo abituati a ben altro, con allenamenti regolari, l’appuntamento del sabato che arrivava dopo una settimana intensa sul campo, contatti con i giocatori, sorrisi e pacche sulle spalle. Oggi è tutto stravolto, non sai quando e se ti puoi allenare e giocare il sabato è spesso un terno al lotto”.
Torniamo, allora, alla prima e l’unica purtroppo, gara giocata dai ragazzi…
“Non è stata facile contro la Roma, ma sono stati bravi i ragazzi a resistere, mantenere il risultato fino alla fine e nel finale metterla al sicuro grazie alla rete di Emer. Oggi non possiamo neanche studiare gli avversari come magari facevamo prima tra gare rinviate e giocatori in isolamento”.
Psicologicamente come vivete il momento?
“Devo dire che i sorrisi non mancano mai e questo è molto importante. I ragazzi non hanno perso determinazione e anzi, ne hanno più di prima. Non vedono l’ora di tornare a una sorta di normalità, così come tutti noi”.
L’Italpol ricordiamolo, monitora i propri ragazzi con test sierologici e tamponi frequenti:
“Abbiamo la fortuna di far parte di una società che è sempre attenta alla sicurezza. A questo proposito ci tengo a ringraziarla a nome di tutti per lo sforzo che sta facendo dando la possibilità a staff e giocatori di lavorare nel rispetto del prossimo e delle regole, mantenendo sempre la sicurezza”.
Giusto andare avanti o meglio fermarsi?
“Parere personalissimo, io fermerei tutto. Ho avuto un paio di episodi di persone molto vicine che hanno vissuto questa situazione e sono state molte male. Giusto fare uno sforzo e fermare tutto, almeno per ora”.
